La vita di ogni giorno ti offre numerose fonti di stress: lo svolgimento di attività lavorative, le incombenze familiari, la gestione delle relazioni, le piccole e grandi scelte che sei portato a compiere.
In questo articolo ti spiego perché è sempre possibile imparare a gestire positivamente lo stress, e ti offro spunti per riflettere sul fatto che forse per imparare a farlo devi capire che cercare di combattere lo stress ti porta ad aumentarlo.
Come combattere lo stress sul lavoro e nella vita
Come prima cosa, è fondamentale che ti ricordi che lo stress indica una reazione naturale che si manifesta quando percepisci uno squilibrio fra le sollecitazioni che ricevi e le risorse di cui disponi.
Semplicemente lo stress, nella vita e nel lavoro é una minaccia al tuo equilibrio, che attiva una serie di risposte neurofisiologiche mirate a ritrovare un nuovo stato di equilibrio.
In questi termini ti è chiaro che lo stress sia un qualcosa con cui avrai a che fare sempre, in ogni ambito della tua vita personale e professionale.
A questo punto è però importante rispondere ad altre domande:
- É possibile pensare che combattere, vincere, superare lo stress significhi eliminarlo totalmente dalla tua vita?
- Pensi realmente che per raggiungere il benessere tu debba eliminare totalmente lo stress?
E ancora…
- Lo stress è sempre negativo?
La risposta a tutte e 3 le domande, pensando sia alla vita personale, è NO!
Non è possibile sconfiggerlo del tutto e forse non lo desideri neanche tu, ora ti spiego perché riprendendo la terza domanda.
Sapevi che esiste uno stress positivo, l’eustress e uno negativo, il distress?
L’eustress ti attiva, ti permette di sentirti carico di energia, di acquistare velocità nel fare le cose, ti offre opportunità di crescita e sviluppo, e rappresenta ciò che potremmo definire il sale della vita.
Il distress ti rende meno lucido, attivo e reattivo, fa diminuire le tue prestazioni professionali, ti logora, ti impedisce di riposare, ti porta disfunzioni fisiologiche come ipertensione, gastriti, coliti, dermatiti … è ciò che potremmo definire un vero e proprio veleno mortale.
Diversi studi hanno dimostrato che hai bisogno dell’eustress, per progredire, evolvere, per superare i tuoi limiti, per arrivare al tuo picco di performance, così come hai bisogno di evitare il Distress e le sue conseguenze negative.
E che esiste un livello di soglia fra i due tipi di stress, e che quella soglia è diversa per ognuno di noi e, per ciascuno di noi, differisce in funzione dei periodi della nostra vita.
Questo significa in sintesi che dovresti accogliere o cercare le occasioni, le situazioni che attivano l’eustress, e combattere o allontanarti da quelle che ti portano nel distress.
È possibile, SI!
E come puoi fare?
Combattere o accettare?
Ti spiego come fare a mantenere lo stress positivo e vincere/gestire lo stress negativo in 3 passi:
- Primo – non restare nel generico attribuire l’etichetta stress a qualsiasi situazione, partendo subito con il combattimento, attivando ad un livello inconscio le reazioni neurofisiologiche dell’attacco o della fuga da una situazione “nemica”.
Impara a distinguere lo stress positivo da quello negativo, di fronte ad una situazione di vita personale o professionale chiediti: si tratta di eustress o distress?
Ricorda sempre che l’eustress è il sale della tua vita, il distress un veleno mortale che devi imparare a gestire!
- Secondo – non essere passivo nella reattività, prendi in mano le redini e gestisci il tuo stato psico-fisico nelle situazioni di distress.
Aumenta il tuo livello di consapevolezza, a partire dal tuo corpo.
Presta attenzione alla tua respirazione e al battito del tuo cuore:
- hai un respiro superficiale, toracico e sei quasi in affanno pur non avendo fatto alcuno sforzo fisico?
- hai un battito cardiaco accelerato?
Queste sono sensazioni tipiche in stato di elevato distress e corrispondono alle attivazioni neurofisiologiche di una risposta di lotta allo stress.
Ricorda che in questo stato hai due risorse eccezionali a tua disposizione:
- i tuoi piedi,
- il tuo respiro.
Ecco cosa devi fare, mettiti seduto in una posizione comoda, non sdraiato:
- comincia a respirare in modo consapevole, porta la tua attenzione nei tuoi piedi e sentili saldamente ancorati nel pavimento.
- respira in modo da introdurre nell’inspirazione tanta aria quanta ne butterai fuori nell’espirazione. Per aiutarti puoi contare mentalmente 2-3-4 secondi quando prendi aria e 2-3-4 secondi quando la butti fuori.
- non ti preoccupare se rumori intorno a te ti distraggono, accogli le distrazioni e poi ritorna morbidamente sul tuo respiro.
- continua per 5-10 minuti o anche più se vuoi.
Questo semplice esercizio ti aiuterà a gestire le attivazioni neurofisiologiche in risposta allo stress attraverso il biofeedback psico-corporeo.
- Terzo – sii consapevole del tuo dialogo mentale e trasformalo:
- comincia ad eliminare l’astio assoluto verso lo stress.
- trasforma il suo significato a livello interiore.
- anche nelle situazioni difficili prova a chiederti: Qual è il guadagno che ho avuto nella gestione di questa situazione stressante?
Perdonami, ho piacere a darti un ultimo consiglio: impara a riconoscere i tuoi meriti e le tue conquiste e a celebrarle!
Se vuoi lavorare con me sulla gestione dello stress attraverso l’approccio psico-corporeo bioenergetico puoi dare un’occhiata alla pagina correlata o contattarmi per un confronto.
Grazie, dei consigli:ho scoperto che spesso sono afflitto da distress e che, inconsapevolmente, riesco a contrastarlo parzialmente trasformandolo in eustress attraverso alcuni dei passi da te indicati… Tuttavia a volte lo stress é tale d impedirmi la concentrazione necessaria per lavorare. Quando mi capita spengo tutto e vado a farmi un giro ))
Alessandro sono felice i consigli possano esserti utili! Ottima soluzione lo spegner tutto e camminare, ancor meglio se a contatto con la natura 🙂 Un caro saluto Francesca
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