Solo investendo sulla Cultura della salute e della sicurezza e sulla Leadership possiamo costruire una valida strategia di eliminazione delle morti sul lavoro.
Il 2021 è stato un anno nero per le morti bianche!
L’ INAIL riporta un numero pari a circa 1221 morti, e abbiamo visto tutti come il 2022 sia iniziato molto male.
A sentire i media e le istruzioni per eliminare o ridurre il fenomeno è necessario aumentare le sanzioni e le responsabilità.
Nelle aziende però si parla anche di cultura della salute e della sicurezza, e qualcuno associa timidamente la leadership a questa tematica.
Per me la strada dell’inasprimento delle sanzioni, della cultura del DEVI FARLO perché la legge lo prevede non sia mai stata la strada giusta!
E’ necessario, ora come prima, lavorare per far crescere una cultura della salute e della sicurezza che ponga la Persona al centro.
Una cultura che non vede il lavoratore alla stregua di un animale da condizionare.
Una cultura fondata sulla salute e sicurezza come valore primario della tutela della Persona del lavoratore.
Valore non negoziabile, intorno al quale far ruotare il business e fiorire la produttività.
Utopia?
Non credo proprio, tutto ciò è assolutamente possibile, basta avere le idee chiare e perseguire obiettivi chiari.
In questo articolo esporrò i 3 punti fondamentali per sviluppare l’approccio culturale alla salute e alla sicurezza.
Vi racconterò la correlazione fra cultura della salute e sicurezza e leadership, anche attraverso l’analisi della gestione del rischio da Covid-19 messa a punto in Italia.
Cultura della salute e della sicurezza
Quando si parla di costruire una cultura della salute e della sicurezza è centrale l’aspetto valoriale.
Di fatto oggi, tante organizzazioni investono tempo e risorse nel ribadire questo valore, inserendolo a pieno titolo nella politica, nei leadership framework ecc.
Questo passaggio è fondamentale, e segna un decorso virtuoso, quando è accompagnato da una coerente e concreta trasponibilità nell’operatività quotidiana di tutte le persone.
Ovvero quando ogni persona, nello svolgimento delle proprie attività, sente di aver “introiettato” il valore, averlo fatto suo a un livello profondo.
Un valore che entra nella cultura e che guida tutte le scelte comportamentali, in modo naturale.
Quali sono i passi per costruire una cultura della salute e della sicurezza valoriale?
1. Responsabilizzare tutti
Quando parliamo di introiezione del valore della salute e della sicurezza e di costruzione della cultura dobbiamo partire dall’assunto che questo possa accadere unicamente se “portiamo tutti a bordo”!
Per portare tutti a bordo è necessario investire su una reale responsabilizzazione di tutte le persone dell’organizzazione.
Quando la responsabilizzazione è reale e quando non lo è?
E’ reale quando di fronte all’atto da compiere si apre la porta alla scelta consapevole!
Il lavoratore, il dirigente, il preposto e lo stesso datore di lavoro devono essere messi nelle condizioni di avere chiare informazioni, di essere consapevoli delle conseguenze dei propri atti e di scegliere!
Responsabilizzare è l’opposto di Infantilizzare!
Le culture della salute e della sicurezza infantilizzanti trattano i membri delle organizzazioni come “bambini stupidi” cui si chiede di ubbidire bovinamente, con ricatti o punizioni!
La cultura che si crea, secondo Bradley è dipendente dall’attivazione esterna, il numero degli infortuni diminuisce, ma non in modo stabile, non perché le persone sentono, scelgono e decidono di agire comportamenti virtuosi!
Nella gestione del rischio Covid in Italia è stata data ampia dimostrazione di infantilizzazione della popolazione!
La comunicazione paternalista potenziante la cultura della colpa, e la spinta punitiva sono alcuni esempi da non imitare.
Il comportamento di mancata tracciatura dei contatti rappresenta invece una diretta e chiara conseguenza della mancata responsabilizzazione.
2. Sviluppare una Leadership consapevole
Il lavoro di costruzione di una cultura della salute e sicurezza valoriale è impegnativo e i risultati si maturano nel medio-lungo termine.
Per questo è necessario investire in consolidamento di una Leadership consapevole e virtuosa.
E’ un tema fondamentale per coloro che sono chiamati a pieno titolo a veicolare il valore e co-costruire la cultura della salute e della sicurezza.
Gli asset della Leadership su cui lavorare, inserite nel mio modello Leadering 4 Safety sono:
- Credibilità
- Coerenza
- Costanza
- Coinvolgimento
Credibilità, la base dell’autorevolezza
In un’organizzazione in cui si costruisce una cultura della salute e sicurezza valoriale la leadership consapevole è attenta a non cadere in contraddizioni, mostrare umiltà e sincerità.
Le persone provano fiducia in leader che dimostrano di mettere in atto misure la cui validità è riscontrabile in modo oggettivo, che si aprono in modo autentico al confronto, aprendo le porte della fiducia e dell’autorevolezza.
Nella gestione del rischio Covid-19, la leadership italiana si è dimostrata debole.
La debolezza è legata all’eccessiva sicurezza nell’assicurare l’assenza di rischio, alla mancata trasparenza sulle valutazioni degli esperti del CTS, all’assicurare che tra immunizzati non ci sarebbe potuta essere diffusione del virus, al bisogno di ricorrere a forme di manipolazione ed estorsione e non di influenza positiva ecc, ecc. ecc..
Coerenza, tra dire e il fare…
Il leader consapevole matura una profonda coerenza fra ciò in cui crede, dice e che fa.
Partecipa alla costruzione della cultura della salute e della sicurezza “incarnando il valore” attraverso il suo esempio virtuoso.
Un esempio molto forte è rappresentato dal raffigurare la salute come prioritaria anche rispetto alla libertà delle persone e, al contempo, dedicare esigue risorse per potenziare strutture e servizi necessari a tutelarla.
Quanto sopra è rappresentato dall’attribuzione dei fondi del PNRR, tra cui la Salute cuba la cifra più bassa fra tutte le voci.
Costanza
La cultura della salute e della sicurezza non si costruisce attraverso azioni sporadiche.
Le persone abituate ad esser trattate con una infantilizzazione mascherata possono inizialmente ribellarsi o avere reali difficoltà a scegliere il comportamento virtuoso, abbandonando comportamenti a rischio.
E’ fondamentale armarsi di pazienza, definire piccoli passi e verificare costantemente l’allineamento delle azioni con gli intenti e i valori!
Il viaggio è lungo!
Coinvolgimento
Il coinvolgimento di tutte le persone deve essere attivo!
Ogni persona, ogni figura nel proprio ruolo, deve sentirsi ingaggiato e motivato.
Ingaggio e motivazione che partono dall’allineamento ai valori, capaci di toccare il cuore delle persone.
Coinvolgere prevede lo sviluppo dell’ascolto empatico, del prendersi cura di, del “impariamo insieme dall’errore”, del “suggerisci cosa potremmo fare di diverso per”!
Il coinvolgimento ha la doppia funzione di accendere l’interesse e spegnere gli alibi!
3. Tracciare e celebrare i progressi
Il processo di tracciatura dei comportamenti rischiosi, dei quasi infortuni costituisce un elemento necessario da trattare con delicatezza.
La prima accortezza riguarda la verifica dell’eventuale esistenza della cultura della colpa.
L’esperienza mi ha insegnato che la cultura della colpa si annida anche nelle organizzazioni più evolute, anche sommessamente, a livello dell’ultimo scalino manageriale o tra pari.
Dietro la cultura della colpa vi è un importante lavoro sul mindset che deve esser fatto.
Lavoro che aiuta le persone a spostarsi da un mindset fisso in cui ammettere l’errore è impensabile, in quanto rappresenta un fallimento, a un mindset di crescita in cui l’errore e l’analisi dello stesso sono preziosi strumenti per crescere e migliorare.
Per la celebrazione dei successi la funzione comunicazione aziendale troverà la modalità migliore per celebrare i comportamenti virtuosi senza denigrare o sminuire i comportamenti che denotano un processo di sviluppo.
Conclusioni e desiderata
Il lavoro sulla cultura della salute e della sicurezza interdipendente e sulla leadership virtuosa è faticoso ma estremamente importante e fruttuoso!
In tema di gestione di rischi importanti, come il Covid, il mio desiderata è che i leader possano crescere, a partire dall’interrompere il circolo vizioso dell’infantilizzazione, in apertura verso la vera responsabilizzazione.
La persona responsabilizzata è in grado di riconoscere in modo autentico il valore della salute e della sicurezza, accogliere le misure di prevenzione e protezione e partecipare attivamente al raggiungimento di livelli di tutela sempre maggiori!